Fattori che influenzano il Mercato del Tessile | La parola all’Esperto!

Il Mercato del Tessile è un settore strategico per l’economia italiana, che rappresenta circa il 4% del PIL nazionale. Analizziamo insieme al dottor Massimo Bolognesi, Vicepresidente della Commissione Prezzi Tessile della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, i principali fattori che influenzano il mercato del tessile e cosa è emerso nell’ultima commissione di novembre in tema di andamento prezzi dei prodotti tessili.

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Intervista con il Vicepresidente Commissione Prezzi Tessile: Dottor Massimo Bolognesi

1. Quali sono i fattori che influenzano il mercato del tessile?

“È necessario fare una premessa, cioè ricordare che nella nostra commissione sono rappresentati vari settori che concorrono a comporre la filiera del mercato tessile, partendo dal primo stadio che è quello della lavorazione delle materie prime, fino ad arrivare alla parte finale, che quella del negozio al dettaglio, della grande distribuzione. Essendo questa catena di produzione abbastanza lunga, a volte le variazioni che interessano i settori a monte della produzione, impiegano tempo prima di arrivare ad influenzare la parte finale della catena e quindi apportare qualche eventuale modifica. Questo però accade quando i mercati sono abbastanza attivi. Purtroppo ora, confrontandomi anche con gli altri componenti della commissione, un po’ in tutti i settori della filiera, la situazione è di stallo, abbastanza generalizzato.”

2. Quali sono le variazioni più importanti emerse durante l’ultima commissione prezzi?

“Quanto emerge è un continuum di domanda a bassa intensità, che appiattisce ogni possibile variazione. Assistiamo, infatti, ad una situazione alquanto stabile da qualche tempo a questa parte, ma tale stabilità non rappresenta, certo un fattore rassicurante in senso generale.”

3. Quali impatti può avere la variazione di prezzi nella vita di tutti i giorni?

“Per provare a rispondere a questa domanda vale la pena di segnalare che i prodotti del tessile a fascia alta, in termini di qualità e di prezzo, si vendono ancora anche abbastanza bene, non danno segni di rallentamento assolutamente. Diversamente, invece i prodotti tessili della fascia più economica stentano a trovare dei compratori. Questo ci induce necessariamente ad una riflessione di carattere pratico, cioè che ci troviamo in un contesto economico sociale in cui la BCE ha alzato i tassi, che di conseguenza hanno riportato ad un aumento dei mutui e dei finanziamenti. La priorità delle famiglie dei consumatori in questo momento è quella di far quadrare i conti. Il settore tessile, in questo senso, è una spia di questa situazione difficile e purtroppo non essendo un settore primario, ne soffre.”

4. Crisi vendita low cost: è legata solo alla crisi economica o anche ad una presa di “coscienza”?

“I giovani sono quelli che ad oggi rappresentano la parte più critica dell’acquisto. Critica non nel senso “difficile”, lì la consapevolezza e l’acquisto richiedono anche una presa di coscienza di queste tematiche che ci sono dietro il Fast Fashion. Si parlava anche di sostenibilità, di riciclo, di prodotti a fine vita. Esisteva un grosso problema di smaltimento di un prodotto a fine vita, ma a fine vita cosa vuol dire? Che l’utilizzatore si è stufato di averlo. Con Vinted & Company, i giovani hanno iniziato, da tempo, a scambiarsi quello che non usano più, che è ancora valido e quindi non finisce in una discarica senza nessun genere di differenziazione, ma ha una nuova vita. I giovani rappresentano la speranza.”

5. Mercato del tessile e saldi in negozio: è vero che vengono influenzati dal cambiamento climatico?

“La stagionalità, cambiata dal punto di vista meteorologico rispetto al passato, ha impattato anche sui loro livelli di vendita. Nel momento in cui l’inverno parte a tutti gli effetti, loro riescono a vendere. Il punto è che i saldi poi viaggiano di pari passo, perché se la stagione non è andata bene, i saldi poi devono ovviamente rispecchiare, per il negoziante, la necessità di riuscire a far cassa.”

Conclusione

Come visto, i fattori che influenzano l’andamento mercato del tessile sono molteplici e complessi. La crisi economica, la sostenibilità e il cambiamento climatico sono solo alcuni dei fattori che stanno contribuendo ad una situazione, che possiamo comunque genericamente definire di stallo del settore.

Le imprese tessili che vogliono affrontare le sfide del futuro devono essere in grado di adattarsi a questi cambiamenti. Sicuramente un valido strumento, fondamentale per i propri approvvigionamenti e per restare sempre allineati con il mercato, è rappresentato dai Listini Prezzi della CCIAA di MI MB LO, da anni messi a disposizioni da Infocamere SCpA, con il proprio portale Piuprezzi.

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